
2013
Bolzano, via Lungo Isarco destro, 25
Committente ditta Sel-Ecotherm Bolzano
Concorso di idee per la valorizzazione architettonica del serbatoio di accumulo termico della centrale di teleriscaldamento di Bolzano
L’acqua era fatta di occhi iridescenti. (Giorgio Saviane, 1916-2000) L’acqua è il fulcro di questo progetto, l’acqua come generatrice di energia, potenza e calore; l’acqua come simbolo di movimento, flusso e divenire. Trasporre fuori dal contenitore il suo contenuto, renderlo manifesto, quasi monumentalizzarlo è stato il concetto chiave. Per questo la scelta progettuale si è rivolta verso una seconda PELLE, che permettesse di valorizzare il contenuto del serbatoio senza interferire con esso. I fori disposti irregolarmente sul cilindro appaiono come BOLLE D’ACQUA: rispecchiano il formarsi di bollicine nel processo di riscaldamento. Giochi di LUCE e di COLORE completano l’opera e permettono di dare l’illusione del movimento: di notte la torre si anima di giochi di luce: l’acqua calda ed il processo di riscaldamento vengono simbolizzati dalle sfumature cromatiche dei fasci luminosi, che con andamento spiraliforme scivolano verso l’alto, i colori caldi quali rosso, arancione e giallo rappresentano l’acqua bollente; le tonalità più fredde raccontano il processo; sulla sommità i colori tenderanno sempre più al bianco, simbolo del culmine del riscaldamento dell’acqua. L’acqua potrà quindi fluire a scaldare le case della città: i fasci di luce bianca scenderanno lungo il serbatoio assumendo forza alla base, come una nuvola di vapore, per poi scemare e tornare nell’oscurità. La pelle avrà una struttura portante indipendente e si svilupperà in pianta secondo l’andamento noto come “uovo di Keplero” ed in alzato è previsto un taglio sulla sommità che permetta una maggiore percezione plastica della “torre”: l’intenzione è quella di togliere “rigidità” all’oggetto cilindrico serbatoio, ammorbidendone l’andamento sia in orizzontale, sia in verticale. Nell’ottica dell’utilizzo di fonti di ENERGIA RINNOVABILE, il progetto prevede la possibilità di rendere autosufficiente l′impianto di illuminazione della CORE TOWER attraverso l’installazione di pannelli fotovoltaici sulla sommità della struttura e di un eventuale accumulatore di energia.
1°CLASSIFICATO Capogruppo (concorso su invito) con arch. Cagol e arch. Niedermayr (Studio Museum39 ) in collaborazione con l′artista Julia Bornefeld di Brunico